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CFP: International Symposium: La memoria scolastica. Nuove tendenze della ricerca storico-educativa a livello internazionale: prospettive euristiche e questioni metodologiche - Siviglia, Spain (deadline: 31/12/2014)

Internacional Symposium

LA MEMORIA SCOLASTICA
Nuove tendenze della ricerca storico-educativa a livello internazionale:
prospettive euristiche e questioni metodologiche
(Siviglia, 22-23 settembre 2015, Spagna)

SCHOOL MEMORIES

New Trends in Historical Research into Education:
Heuristic Perspectives and Methodological Issues
(Seville –22-23 September, 2015)

LA MEMORIA ESCOLAR

Nuevas tendencias en la investigación histórico-educativa:
perspectivas heurísticas y cuestiones metodológicas
(SEVILLA, 22-23 Septiembre de 2015)

 

Gli studi condotti negli ultimi anni dalla comunità internazionale degli storici dell’educa-zione – partendo dall’invito formulato da Dominique Julia verso la metà degli anni Novanta ad ampliare le prospettive euristiche della storia dell’educazione verso una storia della cultura scolastica in grado di gettare nuova luce sulla vita interna delle istituzioni scolastiche ed educative – si sono spinti sempre oltre, alla ricerca di una fantomatica «scatola nera della scuola», una miscela di fonti in grado di registrare fedelmente i vari aspetti della vita scolastica e di restituirli allo storico per una ricostruzione altrettanto completa e fedele del passato scolastico.
Nel perseguire questo scopo, pertanto, gli storici hanno iniziato ad utilizzare – con una sempre maggiore eccentricità – tipologie di fonti che fino a quel momento non erano mai state prese in considerazione dalla storia dell’educazione e che, tuttavia, presupponevano – per una loro corretta interpretazione – il superamento di categorie interpretative di natura storiografica e l’adozione di nuove, spesso mutuate dall’antropologia culturale. È stato in questo momento, coincidente – forse non a caso – con un netto sviluppo dell’interesse nei confronti del patrimonio culturale delle scuole e la nascita di numerosi progetti per la sua valorizzazione, che la storia dell’educazione ha iniziato a studiare la memoria scolastica (Escolano Benito, 2003 e successivi; Viñao Frago, 2010 e successivi).
Cosa intendiamo però esattamente quando parliamo di memoria scolastica? Non ne esiste una definizione univoca. Oggi possiamo affermare che la memoria scolastica è intesa fondamentalmente in due accezioni differenti: da un lato, la memoria scolastica intesa come forma individuale di riflessione sulla propria esperienza scolastica, oltre che di ricostruzione del sé; dall’altro, invece, la memoria scolastica intesa come pratica individuale, collettiva e/o pubblica di rievocazione d’un comune passato scolastico.
Gli storici dell’educazione, in realtà, non sono interessati alla prima accezione di memoria scolastica, finalizzata alla destrutturazione e all’analisi delle esperienze scolastiche individuali al fine di ridurre l’ipoteca epistemologica (oltre che emotiva) da essa implicitamente esercitata sul modo di “fare scuola” dei futuri insegnanti per poi ristrutturare la loro professionalità docente su solide basi scientifiche.
Essi sono invece più interessati alla seconda accezione di memoria scolastica, la quale ha una componente antropologica molto forte. Questa memoria, infatti – ovvero quella intesa come pratica individuale, collettiva e/o pubblica di rievocazione d’un comune passato scolastico – si distingue dalla precedente perché non è interessata a studiare le influenze esercitate a livello psicologico dalle esperienze scolastiche pregresse del singolo sulla sua concezione del “fare scuola” nell’attualità, quanto a indagare rispettivamente:

- le esperienze scolastiche vissute dai singoli narrate oralmente e per iscritto o mediate da oggetti della cultura materiale e/o da immagini in grado di restituire direttamente o indirettamente informazioni relative all’evoluzione estetica e funzionale dell’aula scolastica nel tempo, alle reali pratiche educative in essa svolte e alle loro modalità, ai rituali scolastici, alla pratiche di disciplinamento utilizzate dall’insegnante, etc. (memorie individuali);
- la percezione delle esperienze scolastiche vissute da un dato soggetto come parte d’una esperienza collettiva nel momento in cui quello stesso soggetto riconosce un qualsiasi cimelio all’interno di un museo della scuola, ascolta un racconto di vita scolastica o si identifica in una vecchia foto scolastica (passato scolastico vissuto);
- la rappresentazione che della scuola del passato ha offerto l’industria culturale (Horkheimer-Adorno, 1947), imprimendo nell’immaginario collettivo stereotipi spesso indelebili (passato scolastico immaginato);
- la rappresentazione che della scuola del passato offrono le commemorazioni pubbliche promosse dalle istituzioni in base a una precisa politica della memoria (memoria pubblica).

ISCRIZIONE
Ogni relatore dovrà presentare un abstract di max. 3.000 battute in una delle quattro lingue ufficiali del simposio e fornirne inoltre una versione in lingua inglese entro e non oltre il 31 dicembre 2014.
La partecipazione al simposio prevede il versamento di una quota di iscrizione, che assicurerà la copertura della distribuzione del materiale convegnistico, l’utilizzo della strumentazione tecnologica in dotazione al simposio, i coffee breaks e la partecipazione ai pranzi del 22 e 23 settembre e alla cena sociale conclusiva. Tale quota è fissata in 120 €. La quota di iscrizione non include le spese di alloggio; sarà offerta ai partecipanti al simposio una lista degli alberghi e delle residenze universitarie.


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